22 Giu. 2021
Se si fa riferimento alla mobilità sostenibile, è ormai scontato pensare alle auto ibride, mild, full e plug-in, anche se su questo tema c’è ancora troppa confusione forse anche un po’ voluta. Molte persone pensano che le diverse tipologie si equivalgano. Non è così. Si tratta di mezzi con caratteristiche molto diverse. Dal momento che presso la nostra autofficina di Udine ci occupiamo anche di questo tipo di veicoli, offriamo come sempre il nostro servizio di assistenza e consulenza. Ecco quali sono le differenze.
Le auto ibride
Le auto ibride mild o mild hybrid. Prima di tutto, è bene tener presente che le auto ibride sono così definite perché dotate di doppia motorizzazione, una classica a combustione (benzina o diesel) e una elettrica. Quest’ultima, nei veicoli mild hybrid, è alimentata da piccole batterie che si ricaricano esclusivamente durante le fasi di decelerazione frenata del veicolo, recuperando un’energia altrimenti destinata a perdersi. Da questo punto di vista le auto mild hybrid sono degne di rispetto. L’energia così accumulata serve ad alimentare un motore elettrico capace di muovere il veicolo, ma solo in fase di partenza e a basse velocità.
Le auto ibride full o full hybrid. Queste auto sono dotate di due motori che operano in sinergia l’uno con l’altro: un motore a benzina e un motore elettrico. Quest’ultimo viene alimentato per mezzo dell’energia che si accumula all’interno delle batterie (più grandi e potenti rispetto a quelle installate sulle mild), e fornisce la spinta che occorre per arrivare a una velocità moderata. Nel momento in cui si supera un determinato limite di velocità, poi, entra in gioco anche il motore a carburante (benzina o diesel), grazie a cui il veicolo è in grado di ottenere performance superiori: di conseguenza, un motore lavora insieme con l’altro.
I vantaggi offerti dalle auto ibride. Le auto ibride full hybrid garantiscono a chi le utilizza un contenimento delle emissioni di anidride carbonica e un basso livello di rumorosità. Inoltre danno la possibilità di fare qualsiasi percorrenza esattamente come le auto tradizionali fermandosi nelle stazioni di servizio all’occorrenza. Raggiungendo le città si può scegliere di circolare con il solo motore elettrico a zero emissioni e quindi raggiungere anche le aree limitare al traffico. Per contro le batterie si ricaricano esclusivamente con sistemi di recupero, in minima parte, e attraverso la trasformazione dell’energia prodotta dal motore a combustione, che in queste fasi inevitabilmente si troverà a consumare più carburante.
Le auto plug-in
Le auto plug-in possono essere considerate l’anello di congiunzione tra le auto tradizionali e quelle elettriche. Infatti, la caratteristica peculiare dell’ibrido plugin è quello di funzionare come un mezzo ibrido e al tempo stesso come un mezzo elettrico. Può essere alimentato a benzina, e in questo è identico alle auto ibride full hybrid, ma può anche caricare le proprie batterie collegandoli ad una alimentazione esterna, e in questo è identico alle auto elettriche. Una delle differenze più significative tra le auto ibride mild o full e quelle plug-in sta nel fatto che quest’ultime non necessitano di un motore a combustione interna per la ricarica delle batterie. Per fare la ricarica è sufficiente collegarsi alla presa elettrica di casa, agli appositi wall box o alle colonnine predisposte per i mezzi elettrici.
I vantaggi offerti dalle auto plug-in. Anche le auto plug-in portano diversi benefici, perché aiutano a ridurre in misura notevole i consumi e al tempo stesso garantiscono un livello di autonomia più elevato. Ovviamente, anche in questo caso si ha a che fare con una minore quantità di emissioni di anidride carbonica nell’aria, e con costi di gestione inferiori rispetto a quelli richiesti da un’auto tradizionale.
- By: studioimagine
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